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mercoledì 21 ottobre 2015

Riforma delle Circoscrizioni

Discussioni in corso sull'attribuzione dei quartieri alle 7 Circoscrizioni che dovrebbero emergere dalla riforma del decentramento torinese. Fa discutere in particolare la Crocetta, per ora inserita nella 3 (San Paolo), a dispetto dello storico abbinamento con il centro, che il sindaco Fassino - residente in corso Mediterraneo, precisa La Stampa - vorrebbe mantenere. Alla Circoscrizione 2 (Mirafiori Nord - Santa Rita) verrebbero accorpate l'attuale 10 (Mirafiori Sud) e una parte dalla 9 (quartieri Lingotto e Mercati Generali).


Ribadisco la posizione già espressa in precedenza: ben venga aumentare i poteri delle Circoscrizioni (ma sarà vero?) tuttavia la riduzione del loro numero comporterà risparmi non determinanti (1-1.5 milioni annui secondo l'Assessore al bilancio e al decentramento Gianguido Passoni) a fronte di una scarsa rappresentatività territoriale: amministrare territori grandi e popolati come un capoluogo di Regione rende un po' difficile la vicinanza dell'istituzione al cittadino, cioè una ragion d'essere del decentramento. Le perplessità aumenterebbero se si riprendesse in considerazione l'idea di ridurre il numero a 5+1 (la zona centrale).

Il testo della riforma, discussa nella Commissione speciale presieduta da Laura Onofri, è stato pubblicato on line dall'Assessore Passoni, ma è emendabile e ancora da votare in consiglio (entro inizio novembre, per poter essere applicata in tempo per le elezioni del prossimo anno). Dal punto di vista istituzionale, in sintesi prevede questo: invariato il numero di consiglieri per Circoscrizione, 25 (175 in totale contro gli attuali 250); oltre al Presidente, 4 componenti di Giunta (ma gli attuali Presidenti ne chiedono 6), probabilmente esterni - o comunque con funzioni separate - rispetto al Consiglio; dai quartieri arriva la proposta di elezione diretta del presidente, per ora non prevista (ogni coalizione indica il suo candidato Presidente, che sarà il suo primo eletto, ma poi è il Consiglio nella prima seduta a votare l'elezione del Presidente); la bozza prevede la figura dello "speaker", presidente dell'Assemblea, ma è probabile che il ruolo continui a essere rivestito dal Presidente della Circoscrizione. Dal punto di vista operativo, teoricamente si semplifica il processo decisionale e si decentrano ulteriormente le competenze più legate al territorio: manutenzione suolo e verde pubblico (già di competenza circoscrizionale per la manutenzione ordinaria), traffico locale, servizi di prossimità legati a sport, cultura, giovani (già previsti per la V commissione), mercati (III commissione).

In parallelo alla riforma, si pensa di istituire in ogni quartiere uno "sportello unico" per tutte le pratiche burocratiche comunali. Inoltre, la sede del Comune - o meglio gli uffici collocati in via Corte D'Appello prima che la sede venisse ceduta alla Cassa Depositi e Prestiti SGR - dovrebbe essere spostata in corso Ferrucci 112 (ex Centro Direzionale Fiat), coinvolgendo circa 1500 dipendenti.


Tornando alla riforma, l'amico Marco Muzzarelli lamenta le dinamiche di potere che stanno caratterizzando il dibattito e prova a fare qualche proposta per valorizzare la partecipazione del cittadino all'attività circoscrizionale (grossa lacuna dell'attuale decentramento):
- Ripartire dai quartieri: richiesta di istituire una commissione per ognuno dei 23 quartieri, tenuta a elaborare un piano di sviluppo locale da allegare ogni anno al bilancio preventivo
– obbligo per ogni commissione circoscrizionale di stilare annualmente un piano d’azione per competenza 
- semplificare l'intervento dei cittadini nel dibattito dei Consigli di Circoscrizione, consentendolo con il voto della maggioranza semplice dei consiglieri (anziché i due terzi richiesti attualmente) 





Massimo

2 commenti:

Federico Tomassetti ha detto...

Io alla Crocetta ci sono nato e vissuto da bambino, poi frequentato per (troppi) anni andando al Poli e ci sono tornato per una decina di giorni quest'estate. Mi sembra proprio che con San Paolo non ci azzecchi niente, almeno come spirito, come ambiente, come qualità della vita. Non so se dal punto di vista della gestione siano assimilabili ma certo dev'essere difficile per il cittadino capire queste circoscrizioni snaturate. D'altra parte la Crocetta mi sembra piccina per essere indipendente. Boh!

Massimo Sola ha detto...

L'ultima (?) versione prevede 8 Circoscrizioni dal 2016 e 5 dal 2021. Per ora non cambia niente, tra cinque anni la Crocetta non sarà separata dal Centro ma saranno entrambi saranno accorpati alla 3. Devo dire che anche nelle 10 Circoscrizioni in servizio da 30 anni ci sono notevoli (e inevitabili?) eterogeneità, tipo la 8 che mette insieme il precollina di Cavoretto/Borgo Po con la multietnicità di San Salvario, o la 7 che abbina il Madonna del Pilone e Sassi - di nuovo precollina - con Porta Palazzo/Aurora.

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