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mercoledì 21 febbraio 2018

Dibattito tra candidati del Collegio Torino 4: grande successo di pubblico

Grazie alla collaborazione delle 5 parrocchie e all'interesse generato dalla formula (il Rosatellum, nonostante i difetti, lega al territorio il candidato uninominale), al dibattito di ieri sera hanno partecipato 300 persone, di cui un'ottantina in piedi. Buona anche la presenza dei giovani, in particolare animatori e scout. In sala anche il professor Gian Giacomo Migone, il presidente della Circoscrizione 2 Luisa Bernardini, Juri Bossuto (presidente dal 2001 al 2006), il consigliere comunale Claudio Lubatti (assessore alla viabilità nella Giunta Fassino), diversi ex consiglieri provinciali.



Molto civile il dibattito, rispettati i tempi, che prevedevano 5 minuti per ognuno dei 4 temi: lavoro famiglia, scuola, ambiente. Partendo dalle riflessioni e domande del gruppo Michele Pellegrino, pubblicate sull'ultimo numero dello Sguardo. Poco tempo per le domande scritte dal pubblico, lette tutte assieme intorno dopo le 23 dai volontari del gruppo che ha organizzato la serata, Michele Pellegrino. Ma i candidati hanno raccolto l'impegno a tornare a giugno, in caso di elezione, per un nuovo confronto con i cittadini. A breve sarà disponibile online il video della serata.

Un successo tale che la formula è stata subito clonata, volantino compreso :-), a Mirafiori Sud.





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La notizia del dibattito era stata rilanciata da torinoggi.it e aggregatori di eventi e notizie: eventbu.com, allevents.in, 247.libero.it. Torinoggi.it ha anche inviato un cronista per un resoconto della serata che sintetizza i contenuti emersi.

Candidati ospiti della parrocchia: a Mirafiori, chiesa e politica in "comunione"
L’Unità Pastorale 19 di Mirafiori Nord e il Gruppo Michele Pellegrino hanno accolto ieri sera un confronto elettorale tra i candidati uninominali alla Camera per Torino 4. Ospiti Paolo Greco Lucchina (Noi con l’Italia), Stefano Lepri (Pd), Alberto Sasso (M5S) e Stefano Schwarz (Leu)

Don Milani e papa Francesco a braccetto con i candidati torinesi. A meno di due settimane dal voto del 4 marzo, la campagna elettorale travalica i confini della laicità per rivolgersi anche ai cittadini che oggi si chiedono: perché un cattolico dovrebbe votare questo o quel partito?E, difatti, una buona parte delle tematiche presenti nei vari programmi elettorali può essere facilmente accolta e fatta propria anche da chi opera a stretto contatto con l’ambiente ecclesiastico, senza troppi contagi innaturali. Lo dimostra il dibattito organizzato all’interno della sala parrocchiale Ss. Nome di Maria (in via Guido Reni) dall’Unità Pastorale 19 con il Gruppo Michele Pellegrino. Un confronto tra cittadini e candidati alla Camera del collegio uninominale Torino 4, un incontro aperto e spontaneo di cui gli abitanti di Mirafiori sentivano il bisogno, a giudicare dalla massiccia affluenza che ha costretto parte del pubblico a rimanere senza posto a sedere.Ospiti, Paolo Greco Lucchina, consigliere comunale di Noi con l’ItaliaStefano Lepri, ex vicecapogruppo Pd al senato, l’architetto Alberto Sasso per il Movimento 5 Stelle, e Stefano Schwarz, leader dei comitati del No al Referendum lo scorso 4 dicembre, ora in corsa con Liberi e Uguali.Quattro gli argomenti discussi, colonne portanti di una società che vuole riscoprirsi umana trovando il sostegno delle istituzioni: lavoro, famiglia, scuola e ambiente.Lampante agli occhi di tutti l’emergenza disoccupazione, il primo argomento lanciato alla platea è il reddito di cittadinanza (Sasso), mentre si parla anche della necessità di finanziare l’imprenditorialità territoriale riducendo le burocrazie più cavillose; un escamotage, la defiscalizzazione, che potrebbe portare ad arginare il sempre più urgente problema delle aziende delocalizzate. Vedi il caso Embraco – e ci tiene a ricordarlo Schwarz – che ha confermato proprio ieri i 500 licenziamenti, conseguenza di “un governo che parla solo più con i padroni e non con le maestranze”. Un discorso che riporta su un piano terreno la definizione, data dall’Unità Pastorale, del lavoro come “continuazione dell’opera creatrice di Dio”, attualizzandolo tra l’urgenza di superare la legge Fornero e istituire la Flat Tax (Greco Lucchina), e ottimizzare l’incontro tra domanda e offerta per i disoccupati, giovani e meno giovani (Lepri). E se il centrodestra rimpiange gli albori dell’industria torinese - “un sogno per tutti” - la sinistra di Pietro Grasso, per il futuro, spinge verso la riconversione ecologica della manifatturiera.Ma se ci fosse più lavoro, i neonati aumenterebbero? Il legame tra i due ambiti è sempre molto stringente, considerando i costi cui un nucleo familiare va incontro, dai primi mesi di vita del bambino fino alla sua istruzione. Il Pd non ha dubbi, difende il programma demografico già avviato sugli incentivi alla natalità, auspicando la realizzazione di un assegno unico, in denaro o detrazioni, che fornisca alle famiglie un aiuto concreto da parte dello Stato. E sul concetto di “famiglia tradizionale” trova concorde anche il centrodestra, che da un lato difende la sacralità del matrimonio, dall’altro guarda con preoccupazione ai padri separati, “i nuovi poveri che dormono in macchina perché non hanno un’altra casa in cui andare”. Sui termini Schwarz puntualizza, parlando al plurale di tante “famiglie” diverse nella società italiana, fatte di commistioni culturali e superamento del concetto di coppia uomo-donna, mentre Sasso aggiunge un ulteriore tassello: sì agli incentivi per le famiglie, ma solo se si pensa anche ai bisogni dell’anzianità e alla salute di chi invecchia.Certo è che le future generazioni dovranno essere accompagnate e sostenute per un bel po’ di anni, non solo nelle prime fasi della vita. Ecco allora che qui si inserisce il tema scuola, con lo slogan delle tre “I” sbandierato da Greco Lucchina, “informatica, inglese impresa”; l’uguaglianza tra i banchi promossa da Schwarz, con incentivi massicci alle scuola pubbliche; la ricerca del senso dell’istruzione e l’ammissione, da parte di Lepri, delle falle nella Buona Scuola, con la promessa di futuri concorsi statali e trasparenti; il miglioramento della qualità della vita degli insegnanti, per dire basta, con Sasso, al precariato.Ma come si può coniugare tutto questo con il posto nel mondo che noi abitiamo? Applicando politiche ecologiche, per respirare un’aria più pura e puntare sulla mobilità sostenibile. Sasso e Schwarz in sintonia su un "piano verde" che riduca le emissioni tossiche, tenda allo zero assoluto nella produzione dei rifiuti e punti sull’energia rinnovabile al 100%. Lepri, intanto, ricorda l’accordo sul clima firmato a Parigi dal governo Renzi, la legge sugli ecoreati, e parla di un piano quadriennale con 9400 opere previste contro il dissesto idrogeologico. E se da un lato si guarda alle grandi infrastrutture, come la ciclopista VenTo lungo tutta la Pianura Padana, dall’altro cresce l’urgenza, per il centrodestra, di una rete di trasporti pubblici locali efficace, che permetta a tutti i torinesi di muoversi agevolmente.Un dibattito nel complesso moderato – salvo qualche stoccata qua e là – che ha fatto chiarezza sugli obiettivi dei partiti maggiori in corsa per il 4 marzo. E che si chiude con un nuovo invito da parte dell’Unione Pastorale: un incontro con il candidato vincitore a giugno, per raccontare quanto del suo programma promesso abbia potuto trovare un effettivo riscontro in parlamento.

Fonte: Torinoggi.it 




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Chiudo con una carrellata di immagini della serata.













Massimo

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